Rivoluzionaria francese. Istitutrice a Parigi, nel 1867 fondò una scuola
privata che per la sua impostazione laica fu oggetto di scandalo. Repubblicana
ardente, durante l'assedio di Parigi del 1870 partecipò ai movimenti
patriottici popolari, schierandosi nel partito più avanzato, a fianco dei
blanquisti. In prima fila nella lotta della Comune, fu promotrice di varie
riforme civili e sociali nell'ambito della rivoluzione. Deportata nella Nuova
Caledonia, fu successivamente a Cuba, in Australia, in Inghilterra e poi
nuovamente in Francia, schierandosi ovunque in difesa degli oppressi. Di fede
antiautoritaria e internazionalista, fu animatrice del movimento anarchico
francese negli anni 1880-90. È nota soprattutto per aver scritto il libro
La Commune (1898) (Vroncourt-la-Cîte, Alta Marna 1830 - Marsiglia
1905).